La foto della tribuna VIP a

Tra i molti: Renata Polverini, Paolo Bonaiuti, Clemente Mastella, Maurizio Gasparri, Francesco Rutelli, i direttori della RAI e il consigliere RAI Soderini, Fabrizio Cicchitto, Giulio Napolitano, figlio del Presidente della Repubblica. Quando si incontrano si riconoscono, si fiutano come i cani al parco. Fanno cose, vedono gente. "Ambiente simpatico e informale, i colleghi rilassati", parola del VIP Gasparri.
I simboli sono importanti, una tribuna ripiena di dipendenti pubblici che si atteggiano a padroni è la prova della nostra minorità. Il padrone è servo e colui che dovrebbe servire è diventato un arrogante parvenu. Milioni senza lavoro, decine di suicidi di disoccupati per disperazione e un Paese allo sfascio economico e morale non turbano i VIP. Sono "rilassati", non hanno un cartellino da timbrare, obblighi lavorativi, qualcuno che li controlli. Possono, con elegante metafora, fare il cazzo che gli pare e riscuotere uno stipendio favoloso. Amano atteggiarsi a statisti, stabilire nuove alleanze, indicare sconosciuti orizzonti. L'unica cosa che non fanno è lavorare, svolgere il compito per il quale sono stati eletti. Un'attività troppo plebea, loro non si mischiano con la plebe.
Io credo che sia giunta l'ora della resa dei conti, con gentilezza, senza alcuna violenza. Non si può continuare a fare finta di niente. Iniziamo da noi. Se incontriamo per strada un nostro dipendente con la scorta, o fermo al semaforo con la macchina blu e autista o all'ingresso di una partita importante o alla prima della Scala o presso uno studio televisivo o in un qualunque posto diverso dal Parlamento dove dovrebbe lavorare... in quel caso ricordiamogli garbatamente i suoi doveri nei confronti di chi gli paga lo stipendio con le trattenute delle sue tasse. Filmate il colloquio, che spero cordiale, pubblicatelo su YouTube con il tag: "Educa il nostro dipendente" e inviate una segnalazione al blog. In futuro lancerò delle fatwa democratiche attraverso dei video verso alcuni dipendenti esempio della categoria. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
Beppe Grillo da Beppegrillo.it
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