Nel giorno in cui il Tar sospende il regolamento dell'Agcom che blocca i talk show in periodo elettorale, esplode anche la bomba delle pressioni di Berlusconi per chiudere "Anno Zero", la trasmissione di Santoro. La procura di Trani ha indagato Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e il consigliere dell'Agcom in quota Forza Italia, Giancarlo Innocenzi, nell'ambito dell'indagine condotta dal pm Michele Ruggiero. Ipotesi di reato: concussione.
Interrogato dai giornalisti che, mentre lasciava la procura, gli chiedevano conferma della notizia, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Trani, Carlo Maria Capristo, ha ripetuto più volte ''Non dico niente'', si è infilato in ascensore e ha lasciato il palazzo. Negli uffici della procura sono rimasti - chiusi ciascuno nella propria stanza - il pm inquirente, Michele Ruggiero, e qualche altro pm. Uno di questi, insieme col personale di segreteria, ha invitato i giornalisti a lasciare il corridoio
della procura sottolineando che nessuno avrebbe risposto ad alcuna loro domanda.
«Abbiamo presentato un'interrogazione urgente rivolta al premier per chiedergli con quale diritto si è arrogato il potere di condizionare organi di controllo come l'Agicom chiedendo la chiusura di "Annozero"», fa sapere ntonio Di Pietro commenta, in una conferenza stampa a Montecitorio. «Il consigliere dell'Agicom Giancarlo Innocenzi deve dimettersi ed essere cacciato a pedate nel sedere, così come il direttore del Tg1 Minzolini, asservito al suo datore di lavoro Berlusconi», conclude il leader dell'IdV.
«È una cosa di una gravità inaudita. Mi auguro che le massime autorità dello Stato intervengano», è la reazione di Michele Santoro. «Io per tanto tempo -afferma Santoro- ho condotto una battaglia solitaria contro un aribitro che dovrebbe essere terzo e invece è lottizzato da partiti. Mi pare che ora stia venendo fuori in tutta la sua gravità il carattere di arbitro "farlocco" dell'Authority per le Tlc. D'altronde, basterebbe leggere l'elenco dei componenti dell'Autorità per capire che invece di garantire la terzietà stabilità dalla Costituzione per le Autorità di garanzia, l'unica cosa garantita è la lottizzazione», conclude Santoro.
Di Pietro e Santoro si riferiscono a quanto pubblicato in prima pagina da "Il Fatto Quotidiano". «Così Berlusconi ordinò: "Chiudete Annozero"», è il titolo dell'articolo, in cui si racconta di un'inchiesta della procura di Trani su carte di credito nell'ambito della quale le intercettazioni, fatte dalla Guardia di Finanza, hanno raccolto conversazioni telefoniche tra Silvio Berlusconi, Giancarlo Innocenzi (ex deputato del Pdl, ora commissario dell'Autorità per le comunicazioni), il direttore del Tg1 Augusto Minzolini ed il dg Rai Mauro Masi. L'indagine sulle carte di credito, scrive il quotidiano, era partita nel 2009. Non si precisano le date ed il numero delle conversazioni intercettate che coinvolgono il premier, Innocenzi ed i dirigenti Rai, ma "Il Fatto" afferma che durarono «settimane» e che «raggiungono il parossismo» attorno a fine anno. Da quanto riporta il quotidiano, il premier avrebbe chiesto ad Innocenzi di far chiudere Annozero e il commissario dell'Agcom si sarebbe attivato in questo senso.
Il dg Rai, con il quale Innocenzi avrebbe parlato della richiesta - sempre secondo il quotidiano - avrebbe risposto che «certe pressioni non si ascoltano neppure in Zimbawe». Il direttore del Tg1 Minzolini conversando al telefono con il premier, avrebbe promesso editoriali sulle «balle di Spatuzza» e servizi su alcuni magistrati. «Se esistono reati» in queste conversazioni, conclude il quotidiano, saranno i magistrati ad accertarlo, ma «la notizia è che il "regime" è stato trascritto in migliaia di pagine di brogliacci».
---
Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
0 commenti to " Caso Annozero, Berlusconi indagato, Con lui Minzolini e Innocenzi "