
Gli attacchi del Cavaliere. Poco prima il premier, intervistato dal Gr1, non aveva lesinato gli attacchi: "Sono scandalizzato e ci sono anche palesi violazioni della legge. Quella di Trani è una iniziativa grottesca - continua il premier - che non mi preoccupa affatto: è un diritto del presidente del consiglio di parlare al telefono con chiunque senza essere intercettato anche surrettiziamente come avvenuto qui". Contro il clima "avvelenato" il Cavaliere rilancia la piazza di sabato prossimo a Roma per "difendere la democrazia" contro "il gioco sempre più scoperto e pericoloso che vede alleati la sinistra, i suoi giornali e i magistrati politicizzati della sinistra". Inevitabile l'affondo contro la sinistra "antitaliana" che vuole solo mettere le tasse e che "ha armato le procure contro di noi e usa le intercettazioni e la giustizia ad orologeria per la sua campagna di insulti". Nessun timore per le prossime Regionali: "Gli italiani andranno a votare, non ci sarà astensionismo come in Spagna. Nel Lazio ci hanno negato il diritto a presentare la lista del Pdl a Roma e provincia ma io penso che vinceremo ugualmente". E a Massimo D'Alema che lo accusa di cercare "la rissa", il premier replica secco: "Non tiene vergogna, le immagini della sinistra nella manifestazione di sabato scorso con i suoi slogan violenti e i suoi manifesti contro di me erano la fotografia di questo clima avvelenato che va avanti da mesi".
Ispettori a Trani, altolà del Csm. Slitta a domattina l'inizio formale dell'ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, alla Procura della Repubblica di Trani. "Sono sereno, io sono sempre sereno - dice il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo - nell'inchiesta per la fuga di notizie prometto il massimo impegno: chi conosce la mia storia, e non chi si diverte a gettare schizzi di fango su di me, sa che farò ogni sforzo per capire chi è l'autore di questa fuga di notizie". Agli ispettori, comunque, i pm potrebbero opporre il segreto. Al Csm, però, questa ispezione piace poco. Per questo la maggioranza dei consiglieri chiede al comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli che venga messa "sotto la lente di ingrandimento" per accertare se vi siano interferenze nelle indagini in corso che riguardano "personaggi politici di rilievo nazionale". Al documento mancano solo le firme di gruppi del Pdl e dell'Udc. Il testo è stato sottoscritto anche da Cosimo Ferri, il consigliere che secondo indiscrezioni di stampa avrebbe dato consulenze legali al commissario di Agcom Innocenzi per intervenire su "Annozero".
Alfano. "A Trani sono state fatte intercettazioni a strascico, in una logica quasi da catena di Sant'Antonio; viene violato l'articolo 15 della Costituzione e probabilmente anche le leggi che regolano già attualmente, prima ancora della entrata in vigore della nostra riforma, l'uso delle intercettazioni come strumento di indagine" commenta Alfano. Che precisa: "'Gli ispettori non devono, non possono e non vogliono interferire nella inchiesta'.
Ferri. Sarà esaminato con tutta probabilità domani dal comitato di presidenza del Csm il caso che ha investito Cosimo Maria Ferri. La riunione del Comitato era già stata convocata nella scorsa settimana, ma la questione è destinata a finire all'ordine del giorno. "Spero che siano pubblicate tutte le intercettazioni delle mie telefonate con Innocenzi perché non ho nulla da nascondere" commenta Ferri.
Agcom. Inchiesta di Trani e intercettazioni che hanno coinvolto anche l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e il suo componente Giancarlo Innocenzi in particolare. Ci sarà questo al centro della riunione del consiglio dell'Agcom che - a quanto si apprende - è stata convocata con questo ordine del giorno per la mattina di giovedì 18 marzo.
Di Pietro. "Via Santoro, via Floris, via Dandini e via Di Pietro dalle televisioni pubbliche", e i sicari dell'informazione, Innocenzi, Minzolini e chissà quanti altri, eseguono in perfetto stile mafioso". E' quanto scrive, sul suo blog, Antonio Di Pietro. ''L'altro giorno ho detto che Berlusconi e' un disco rotto, ora dico che e' un Cd rotto, cosi' mi faccio capire anche dai giovani'' ironizza il segretario del Pd Pierluigi Bersani.
Fonte: Repubblica.it
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