
Innocenzi tenta di giustificarsi in tutte le maniera, sostiene che può fare molto poco, giura al presidente del consiglio di non aver potuto "bloccare" quella trasmissione perché è troppo complesso, troppo difficile.
Berlusconi però insiste, è un martello pneumatico. Il premier ha dichiarato guerra ai giornalisti "nemici" e fa capire di non volerli vedere in tivù. Alla fine lo stesso Innocenzi è costretto ad ammettere: "Hai ragione, ci vuole almeno un contraddittorio... ", come volesse stravolgere il format di una trasmissione di successo qual è quella della Dandini. La Procura vuole ora capire se a questa telefonata ci sia stato poi un seguito, se Innocenzi abbia in qualche modo intimorito gli autori della trasmissione di Rai 3. Per questo, probabilmente, nei prossimi giorni sarà interrogata la conduttrice o comunque qualche responsabile del programma. Mentre la conversazione è stata inserita tra quelle che la procura di Trani sostiene possano essere penalmente rilevanti. Sono un centinaio all'incirca, in 18 delle quali parlerebbe direttamente il presidente del consiglio, Berlusconi. In 13 occasioni il premier è a colloquio con Innocenzi, in 5 invece parla con il direttore del Tg1, Augusto Minzolini. Anzi il "direttorissimo" come lo chiama Berlusconi per telefono.
Come testimonia la telefonata sulla presenza del direttore e del fondatore di Repubblica dalla Dandini, Berlusconi con Innocenzi è durissimo. Lo accusa di essere una "barzelletta", contesta all'infinito l'immobilismo di Agcom davanti a quella che - secondo lui - sarebbe una strategia del servizio pubblico per screditarlo davanti agli occhi degli italiani. "Ma la stai guardando la trasmissione? - urla Berlusconi a Innocenzi mentre in onda sta andando una puntata di Annozero sulla richiesta di arresto per Nicola Cosentino - È una cosa oscena! Adesso bisogna concertare una vostra azione che sia di stimolo alla Rai per dire: adesso basta, chiudiamo tutto!". Attacca il nemico Di Pietro ("non si può vedere con quella faccia in televisione"), racconta di aver protestato direttamente con il presidente dell'Authority, Corrado Calabrò.
Berlusconi vuole fermare Annozero e Michele Santoro. E consiglia a Innocenzi cosa fare, come nel caso della lettera da inviare a Michele Santoro paventando una maxi querela. Innocenzi sembra assecondare il premier anche se i fatti dimostreranno possa fare molto poco. Quando chiude però il telefono, spesso si sfoga. Parlando con un componente del Cda della Rai, Alessio Gorla, per esempio ammette che "il capo", cioè il presidente del consiglio Berlusconi, "sta incazzato come una biscia", anzi è "idrofobo". Innocenzi è stremato dalle pressioni autorevoli di Berlusconi tanto che, parlando con un amico, si sfoga: "Da Santoro - dice - stanno per esplodere le bombe atomiche. C'è Berlusconi che i manda a fare in c... ogni tre ore".
Fonte: Repubblica.it
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