ROMA - L’Antitrust sanziona per 150mila euro ciascuna le società concessionarie Cav e Autostrade Venezia e Padova per non aver fornito adeguate informazioni agli automobilisti sul maxi ingorgo formatosi sul Passante di Mestre l'1 agosto 2009. È quanto si legge nel bollettino dell’Autorità che pubblica la delibera dello scorso 22 dicembre. Secondo l’Antitrust le due società non fornirono «un’adeguata informazione circa le condizioni di traffico esistenti e non essendosi neppure attivati al fine di gestire la situazione di congestione creatasi sul Passante di Mestre, hanno arrecato gravissimi disagi a un numero elevato di consumatori, senza peraltro intervenire per attenuare o limitare tali disservizi». «Le gravi omissioni informative - spiega l’Autorità - non hanno permesso ai consumatori di determinarsi in modo consapevole in ordine alla scelta di transitare o meno sulla tratta autostradale a pagamento gestita dalle medesime società, ovvero indirizzarsi verso ulteriori percorsi, anche non soggetti a pedaggio autostradale, per raggiungere la propria destinazione».
LA REAZIONE DI GALAN - Il presidente del Veneto Giancarlo Galan contesta la multa, di 300 mila euro, definendola «da cabaret», inflitta per la maxicoda che si verificò sul Passante di Mestre il primo agosto scorso, in concomitanza con l’esodo estivo. «Una delibera dell’Antitrust ci consentirà lunghe e divertite chiacchiere a proposito delle grandi stranezze che accadono nel nostro Paese - attacca il governatore veneto - . Complessivamente 300 mila euro è la multa che si dovrà pagare perché la gente non sarebbe stata avvisata colpevolmente della notizia che, così come accade ogni anno, il calendario ha una sua data particolare, quella del primo agosto, cioè l’inizio delle vacanze estive, dei grandi esodi». Nonostante il Passante sia risultato assolutamente incolpevole, secondo Galan, «dato che la causa vera fu individuata ben oltre la nuova arteria autostradale», il presidente sottolinea che «c’è chi è stato multato». «Potremmo dilungarci con aggettivi in equilibrio tra ironia, feroce sarcasmo, costernata sorpresa, lungo ragionamenti insensati, cioè senza senso - sottolinea Galan -. Eppure accade anche questo nel nostro Paese, dove non siamo avvertiti che tra Barberino del Mugello e Firenze sud le code sono quotidiane e infinite oppure delle code lungo la tragica Salerno-Reggio Calabria oppure tutte quelle altre code che fanno parte del nostro vivere attorno alle grandi e medie città». «Multati tutti, allora? Forse - conclude -. Se non altro per ridere un po'»
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LA REAZIONE DI GALAN - Il presidente del Veneto Giancarlo Galan contesta la multa, di 300 mila euro, definendola «da cabaret», inflitta per la maxicoda che si verificò sul Passante di Mestre il primo agosto scorso, in concomitanza con l’esodo estivo. «Una delibera dell’Antitrust ci consentirà lunghe e divertite chiacchiere a proposito delle grandi stranezze che accadono nel nostro Paese - attacca il governatore veneto - . Complessivamente 300 mila euro è la multa che si dovrà pagare perché la gente non sarebbe stata avvisata colpevolmente della notizia che, così come accade ogni anno, il calendario ha una sua data particolare, quella del primo agosto, cioè l’inizio delle vacanze estive, dei grandi esodi». Nonostante il Passante sia risultato assolutamente incolpevole, secondo Galan, «dato che la causa vera fu individuata ben oltre la nuova arteria autostradale», il presidente sottolinea che «c’è chi è stato multato». «Potremmo dilungarci con aggettivi in equilibrio tra ironia, feroce sarcasmo, costernata sorpresa, lungo ragionamenti insensati, cioè senza senso - sottolinea Galan -. Eppure accade anche questo nel nostro Paese, dove non siamo avvertiti che tra Barberino del Mugello e Firenze sud le code sono quotidiane e infinite oppure delle code lungo la tragica Salerno-Reggio Calabria oppure tutte quelle altre code che fanno parte del nostro vivere attorno alle grandi e medie città». «Multati tutti, allora? Forse - conclude -. Se non altro per ridere un po'»
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