LONDRA - La stampa internazionale di oggi si occupa di Silvio Berlusconi principalmente nell'ambito dei servizi sulla Libia e sul quarantennale del colpo di stato che portò al potere il colonnello Gheddafi. E diversi quotidiani europei, a cominciare da The Times e El Mundo, danno notizia dell'appello dei giuristi per la libertà di stampa lanciato dal nostro giornale.
"Umberto Eco guida la rivolta degli scrittori contro il tentativo di Silvio Berlusconi di imbavagliare la stampa", titola il giornale britannico che osserva come "l'elite artistica e intellettuale italiana" si stia "apertamente ribellando" alla scelta del presidente dle Consiglio di "portare in tribunale almeno tre quotidiani in Italia e all'estero". The Times osserva che sono state raccolte decine di migliaia di firme e tra le adesioni cita, oltre a Eco, Dario Fo e Roberto Saviano.
El Mundo titola: "Più di 140 mila firme contro le azioni legali di Berlusconi", ovvero contro la denuncia per diffamazione nei confronti di Repubblica e di giornali stranieri. Il quotidiano spagnolo nota che la raccolta di firme rappresenta "un nuovo fronte" contro il premier e che fra coloro che hanno aderito a questa iniziativa "in difesa della libertà di stampa" ci sono personalità della cultura e dello spettacolo come Bernardo Bertolucci, Benigni, Adriano Celentano, Eco e Fo.
Molti quotidiani europei, dal francese Liberation allo spagnolo La Vanguardia, da Le Figaro a El Mundo, dal britannico Guardian a le Monde, rilevano invece il fatto che il solo leader dell'Unione Europea che abbia visitato Tripoli in questi giorni è stato il primo ministro italiano, sebbene facendovi solo una breve tappa e lasciando la capitale libica prima dell'inizio dei festeggiamenti veri e propri per l'anniversario.
"Berlusconi è andato più lontano degli altri" sul tappeto rosso della diplomazia col colonnello, scrive ad esempio Liberation; e La Vanguardia lo definisce "un fedele alleato" di Gheddafi.
Uno dei quotidiani nel mirino delle azioni legali di Berlusconi, El Pais, denunciato per la pubblicazione delle foto sui party che si tenevano nella villa del primo ministro in Sardegna, oggi dedica un ampio servizio alle relazioni tra il leader del Pdl e la Chiesa cattolica, alla luce delle polemiche scatenate dalle critiche al comportamento privato del premier da parte di alcun organi di stampa cattolici come l'Avvenire e Famiglia Cristiana e dall'attacco lanciato dal Giornale di Vittorio Feltri contro il direttore dell'Avvenire, risultato nella cancellazione del previsto incontro all'Aquila tra Berlusconi e il segretario di stato vaticano, cardinale Bertone. "Comunione e prostituzione" è il titolo del lungo articolo del Pais, che rifa la storia dei rapporti tra Berlusconi e la chiesa cattolica a partire dal suo ingresso in politica.
Delle "tensioni" col Vaticano si occupa anche un altro giornale spagnolo, El Periodico Mediterraneo, riferendo il commento di monsignor Domenico Mogavero, responsabile dei vescovi per le questioni giuridiche, riguardo all'attacco del Giornale, "quotidiano di famiglia di Berlusconi", contro il direttore dell'Avvenire: "Come siciliano, direi che si tratta di un avvertimento mafioso".
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"Umberto Eco guida la rivolta degli scrittori contro il tentativo di Silvio Berlusconi di imbavagliare la stampa", titola il giornale britannico che osserva come "l'elite artistica e intellettuale italiana" si stia "apertamente ribellando" alla scelta del presidente dle Consiglio di "portare in tribunale almeno tre quotidiani in Italia e all'estero". The Times osserva che sono state raccolte decine di migliaia di firme e tra le adesioni cita, oltre a Eco, Dario Fo e Roberto Saviano.
El Mundo titola: "Più di 140 mila firme contro le azioni legali di Berlusconi", ovvero contro la denuncia per diffamazione nei confronti di Repubblica e di giornali stranieri. Il quotidiano spagnolo nota che la raccolta di firme rappresenta "un nuovo fronte" contro il premier e che fra coloro che hanno aderito a questa iniziativa "in difesa della libertà di stampa" ci sono personalità della cultura e dello spettacolo come Bernardo Bertolucci, Benigni, Adriano Celentano, Eco e Fo.
Molti quotidiani europei, dal francese Liberation allo spagnolo La Vanguardia, da Le Figaro a El Mundo, dal britannico Guardian a le Monde, rilevano invece il fatto che il solo leader dell'Unione Europea che abbia visitato Tripoli in questi giorni è stato il primo ministro italiano, sebbene facendovi solo una breve tappa e lasciando la capitale libica prima dell'inizio dei festeggiamenti veri e propri per l'anniversario.
"Berlusconi è andato più lontano degli altri" sul tappeto rosso della diplomazia col colonnello, scrive ad esempio Liberation; e La Vanguardia lo definisce "un fedele alleato" di Gheddafi.
Uno dei quotidiani nel mirino delle azioni legali di Berlusconi, El Pais, denunciato per la pubblicazione delle foto sui party che si tenevano nella villa del primo ministro in Sardegna, oggi dedica un ampio servizio alle relazioni tra il leader del Pdl e la Chiesa cattolica, alla luce delle polemiche scatenate dalle critiche al comportamento privato del premier da parte di alcun organi di stampa cattolici come l'Avvenire e Famiglia Cristiana e dall'attacco lanciato dal Giornale di Vittorio Feltri contro il direttore dell'Avvenire, risultato nella cancellazione del previsto incontro all'Aquila tra Berlusconi e il segretario di stato vaticano, cardinale Bertone. "Comunione e prostituzione" è il titolo del lungo articolo del Pais, che rifa la storia dei rapporti tra Berlusconi e la chiesa cattolica a partire dal suo ingresso in politica.
Delle "tensioni" col Vaticano si occupa anche un altro giornale spagnolo, El Periodico Mediterraneo, riferendo il commento di monsignor Domenico Mogavero, responsabile dei vescovi per le questioni giuridiche, riguardo all'attacco del Giornale, "quotidiano di famiglia di Berlusconi", contro il direttore dell'Avvenire: "Come siciliano, direi che si tratta di un avvertimento mafioso".
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