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Turisti gay aggrediti da branco di ragazzi: insultati e picchiati in pieno centro storico

Due le vittime: il più giovane, armeno, è corso subito. in ospedale. Riscontrate contusioni e stato d'ansia

NAPOLI - Ancora un'aggressione ai danni di omossessuali a Napoli. Nella notte di mercoledì una coppia gay, presumibilmente turisti, è stata aggredita nei pressi della centralissima piazza Dante.

Le vittime dell’episodio di violenza a sfondo omofobo sono un armeno di 25 anni e uno svizzero di 47, che hanno denunciato tutto alla polizia. «Al momento non siamo in contatto con i due aggrediti, speriamo che si facciano vivi per fornirgli assistenza- commenta Carlo Cremona, presidente dell'associazione gay «I Ken», il primo a riferire dell'accaduto - e la polizia ha già avviato un'indagine».

LA VICENDA - Secondo le prime ricostruzioni, nella tarda serata di mercoledì 26 una quindicina di adolescenti - piazza Dante è sempre gremita ad ogni ora di ragazzi dei vicini rioni popolari - ha adocchiato la coppia (forse, ma non è stato ancora chiarito, i due si tenevano per mano). A quel punto sono partiti gli insulti, sfociati addirittura in un inseguimento per un centinaio di metri, fino a via Toledo.

Qui i due stranieri hanno cercato riparo. Invano. Il branco - o per meglio dire la baby gang - li ha raggiunti e poi aggrediti. Sputi e botte. Con il risultato che il venticinquenne armeno si è fatto medicare al pronto soccorso del vicino ospedale Vecchio Pellegrini. I medici hanno riscontrato delle contusioni e un forte stato d’ansia. Il giovane è stato dimesso con una prognosi di 5 giorni. Il compagno, invece, non si è sottoposto ad alcun soccorso. Sul fatto indaga la polizia.

L'ASSOCIAZIONE «I KEN»: LEGGE CONTRO OMOFOBIA - «È il quarto episodio di violenza in poco tempo - asserisce Cremona - È giunta l'ora di varare una legge contro l’omofobia. A questo punto è indispensabile. Occorre che il Comune di Napoli passi dalla fase «esterna» del Tavolo «Lgbt» (lesbo, gay. bisex, transgender, ndr) ad un servizio interno con numero verde e sportello anti violenza. Rivolgiamo un appello al sindaco Iervolino e al governatore Bassolino affinchè possano sostenere economicamente un progetto che dedichi un luogo e delle risorse umane per un servizio indispensabile alla Comunità». «Anche io - prosegue Cremona- sono stato vittima di aggressioni. Quella delle aggressioni contro i gay è un'emergenza sociale non solo napoletana, ma che riguarda tutta la regione. Bisogna garantire una rapida assistenza a chi è vittima di persecuzioni. Per iniziare abbiamo creato un indirizzo di posta elettronica per assistere chi subisce violenze: helpme@I-ken.org».

IERVOLINO: INACCETTABILE - «È un fatto gravissimo e inaccettabile che una coppia di turisti stranieri, solo perchè gay, venga aggredita da un gruppo di ragazzi - dice il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino - Il Comune certamente si farà carico, così come chiede il presidente dell’associazione I Ken, di intensificare ogni azione educativa, sociale e repressiva affinchè episodi del genere non abbiano più a ripetersi». Di «allarmante escalation omofobica non solo a Napoli ma in tutta Italia» parla invece l'assessore comunale alle politiche sociali, Giulio Riccio.

LA NOTA DELL'ARCIGAY - «Siamo molto allarmati dalla situazione che si è venuta a creare - afferma Salvatore Simioli, presidente napoletano dell'Arcigay - che sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza sociale. Chiediamo un incontro urgente al sindaco di Napoli Iervolino per mettere a punto una vasta serie di interventi contro l’omofobia e, soprattutto, contro ogni forma di intolleranza».

Fonte: corriere.it
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