Cominciamo dallo stato dell’informazione.
E’ vero o no che Silvio Berlusconi rappresenta un’anomalia nel contesto dei paesi sviluppati e democratici per il macroscopico conflitto di interessi che lo avvolge?
E’ vero o no che egli, oltre che a controllare gli organi di informazione di famiglia, controlla di fatto anche il servizio di informazione pubblica, sia attraverso i suoi parlamentari di fiducia che direttamente da casa sua, dove avvengono le nomine più importanti?
E’ vero o no che, con il recente disegno di legge sulle intercettazioni, ha previsto anche il bavaglio praticamente totale agli organi di informazione?
E’ vero o no che il 9 luglio sono stati approvati 70 milioni di euro di finanzia mento all’editoria per il 2009 e altrettanti per il 2010, rendendo l’editoria fortemente condizionata ed influenzabile da chi glieli ha erogati? Sono vere o no le classifiche che ci vedono al 73.mo posto per libertà di informazione (Freedom House of Press), al 76.mo posto nell'indice della libertà economi ca (Heritage Foundation), al 55.mo posto nel la lista dei Paesi meno corrotti?
Passiamo allo stato della Giustizia.
E’ vero o no che il sistema giudiziario è praticamente bloccato da una miriade di leggi ad personam che Silvio Berlusconi si è fatto fare appositamente per non farsi processare né far processare i suoi amici e sodali?
E’ vero o no che il primo atto compiuto dal governo Berlusconi, con zelo maniacale, è stato l’approvazione della legge 128, nota come Lodo Alfano, che lo ha reso improcessabile durante il suo mandato?
Ed è vero o no che lo scorso maggio Silvio Berlusconi, il ministro della Giustizia, i due presidenti della commissione Affari Costituzionali e due giudici della Consulta, Mazzella e Napolitano, si sono riuniti privatamente a casa Mazzella?
E’ vero o no che questa cena a ridosso della valutazione di costituzionalità del Lodo Alfano, su cui la Consulta è chiamata a pronunciarsi il 6 ottobre, getta inquietanti ombre e cattiva luce sull’indipendenza della Corte? Anche il Parlamento è stato messo sotto tutela.
E’ vero o no il Governo Berlusconi fa un ricorso continuo e pervicace al voto di fiducia non solo per zittire l’opposizione parlamentare ma anche per costringere i parlamentari recalcitranti della propria maggioranza?
E’ vero o no che l’attuale legge elettorale dal Governo Berlusconi forte mente voluta ha praticamente tolto ai cittadini il diritto di poter scegliere i propri rappresentanti, sicché ora i parlamentari rischiano di diventare 'dipendenti' del principe e non veri rappresentanti del popolo?
E’ vero o no che una proposta di legge popolare presentata da 350 mila cittadini dopo più di due anni non viene nemmeno messa all’ordine del giorno?
Insomma, è vero o no che, piano piano, il Presidente del Consiglio sta restringendo ogni spazio operativo agli organi legislativi, agli organi di informazione, alla Magistratura ed agli altri organi indipendenti di controllo, mortificando così il principio della separazione ed indipendenza dei poteri su cui si fonda la nostra Carta Costituzionale?
Ecco perché noi dell’Italia dei Valori abbia mo pubblicato un appello alla comunità internazionale sull’Herald Tribune e sul Guardian: per segnalare che la democrazia italiana è in pericolo, appunto. Cos’altro potevamo e possiamo fare, se non resistenza attiva e preventiva, prima che sia — un’altra volta — troppo tardi?"
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