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APPALTI E POLITICA, LE RICHIESTE DEI PM: 10 ANNI PER ROMEO, 6 PER GLI ASSESSORI

NAPOLI - Si è conclusa con la richiesta delle condanne la requisitoria dei pubblici ministeri al processo sul caso «Global service» che si celebra con rito abbreviato nel bunker di Poggioreale. Una richiesta dura, durissima. Per l'immobiliarista Alfredo Romeo, considerato il «grande regista» della corruzione la richiesta è di 10 anni di carcere. Sette anni alla sua segretaria Paola Grittani, sei anni agli ex assessori comunali Enrico Cardillo, Giuseppe Gambale e Ferdinando Di Mezza, tutti del Pd. Cinque anni e otto mesi all'ex assessore all'Edilizia, Felice Laudadio.
Chiesto anche - e sarebbe una «mazzata» terribile per Romeo - la confisca del suo ingente patrimonio immobiliare, già messo sotto sequestro Il motivo? A giudizio dei pm i beni dell'immobiliarista potrebbero di nuovo essere impiegati per commettere reati, in particolare per corrompere o per aggiudicarsi in modo illecito altri appalti.
Ora la parola tocca alla difesa e, soprattutto, al gup Enrico Campoli. La prossima udienza è fissata per il 22 giugno, sentenza attesa per il 5 ottobre.

RITO ABBREVIATO - La richiesta era stata formulata all'inizio dell'udienza preliminare. Analoga richiesta era stata avanzata da altri undici imputati tra cui, appunto, gli ex assessori e l'ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise, Mario Mautone, per il quale l'accusa ha chiesto oggi tre anni di carcere.

CAVALLETTE - A sostenere l'accusa contro Romeo e gli altri sono i pm Raffaello Falcone, Pierpaolo Filippelli e Vincenzo D'Onofrio. I pm hanno definito i politici napoletani «cavallette d’allevamento»: rifacendosi così all’espressione utilizzata da Romeo in uno dei primi interrogatori, ma insistendo sul fatto che la voracità è poi diventata abituale. I pm hanno parlato anche di «miracolo Romeo», con riferimento alla capacità dell’imprenditore di «prevedere» gli appalti che il Comune di Napoli avrebbe fatto.

LE ALTRE RICHIESTE - Per gli altri imputati alla sbarra, i pm hanno fatto queste richieste: per Antonio Pugliese, ex vicepresidente della Provincia di Napoli, 6 anni e 8 otto mesi per Biagio Vallefuoco - un geometra della Provincia - un anno e quattro mesi; per Luigi Piscitelli - dirigente comunale - due anni e otto mesi; per Vincenzo Salzano - funzionario comunale - due anni e otto mesi; per Guido Russo - docente della Federico II, considerato «funzionario occulto della Romeo» - 6 anni e otto mesi.

INDAGINI E INTERCETTAZIONI - A margine il pm Falcone dice: «Con la nuova legge (approvata solo dalla Camera, ndr) un processo come questo non si sarebbe mai potuto mai svolgere». In realtà le indagini scattarono dopo che al procura di Santa Maria Capua Vetere, indagando su vicende di camorra, intercettò alcune telefonate «sospette» di Romeo.

IL COMMENTO DI ROMEO - «Le richieste avanzate dai pm nella fase conclusiva dell’accusa erano abbastanza prevedibili, considerato lo svolgersi della requisitoria. La prossima settimana comincia la difesa e ora la parola passo agli avvocati per poi consentire ai giudici di dare la sentenza che sarà sicuramente imparziale e giusta», afferma in una nota l'immobiliarista che si dice «sereno, poiché convinto della propria innocenza»


Fonte: Corriere.it




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