La riduzione della pressione fiscale è stato il cavallo di battaglia di tutte le campagne elettorali di Silvio Berlusconi a colpi di "meno tasse per tutti" e "mai le mani nelle tasche degli italiani". Dieci anni dopo la fatidica firma del "contratto con gli italiani", il presidente del Consiglio è costretto all'annuncio più faticoso: gli aumenti previsti dalla manovra anti crisi con il "cuore - ha detto - che gronda sangue"
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