
La storia dell’abolire le Province è rispuntata quasi clandestina e sicuramente importuna in Parlamento. Un anno fa si disse se ne potevano eliminare 17 su una novantina, presto calate a sette, quindi a tre. L’altra sera se ne discuteva alla Camera. Contro il taglio “generalizzato” si schierava il Pdl, la Lega e anche il Pd. Non tutto il Pd, ma quanto bastava. Bastava a non farne niente, a non risparmiare un euro, a non togliere un euro e una sedia ai “politici di territorio”. Però il Pd, mentre con la mano sinistra bloccava, con quella destra si batteva il petto, pentito e contrito. E alquanto imbarazzato, tanto che per non ritrovarsi in una votazione pro Province eterne e intoccabili, il capogruppo Pd Dario Franceschini chiedeva un rinvio dell’ardua sentenza. Chiesto, fatto: delle Province se ne parlerà un’altra volta, l’anno del mai, il giorno del poi. Costano due miliardi, Tremonti ne ha chiesto quaranta, servono a sanare il deficit. Tremonti ha detto due giorni fa che bisogna partire dal taglio dei costi della politica, quei due miliardi, anche uno, anche mezzo potevano servire, soprattutto come esempio e segnale di credibilità. L’esempio è stato dato, la credibilità della politica è stata misurata: loro dei quaranta miliardi che servono non scuciono un euro.
Se trovi i nostri articoli interessanti, Clicca su "MI PIACE""
Fonte: Blitzquotidiano.it
--- Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog

0 commenti to " Il Parlamento risalva le Province. Il Comma 22 di Calderoli "