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Agcom, multe massime a Tg1 e Tg4 per i monologhi "fuorilegge" del premier

ROMA – Violato il regolamento elettorale: il monologo di Silvio Berlusconi in tv, venerdì scorso, costerà caro a Rai e Mediaset. L’Agenzia garante per le comunicazioni ha deciso per Tg1 e TG4 la sanzione nella misura massima prevista dalla legge (258.230 euro), in quanto recidivi, e sanzioni di 100 mila euro ciascuno a Tg2, Tg5 e Studio Aperto: la decisione è stata presa a maggioranza dalla commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dopo aver analizzato la trasmissione delle interviste al premier Berlusconi.

”La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – spiega una nota dell’organismo di garanzia – nella sua riunione odierna, ha esaminato, anche alla luce degli esposti presentati, la situazione determinatasi nella giornata di venerdì 20 maggio, nella quale si è avuta la trasmissione, in prime time, da parte dei notiziari TG1, TG2, TG5, TG4 e Studio Aperto, di interviste al Presidente del Consiglio”. ”Sul punto – ricorda la nota – l’Autorità aveva chiesto lo scorso 21 maggio chiarimenti urgenti alle emittenti interessate. Considerate le osservazioni pervenute da Rai e Mediaset, la Commissione ha ritenuto che le interviste, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, ed omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall’Agcom”.

”La Commissione ha pertanto deliberato, a maggioranza, di comminare a TG1 e TG4 – annuncia la nota – la sanzione nella misura massima prevista dalla legge (258.230 euro), in quanto recidivi, e sanzioni di 100 mila euro ciascuno a TG2, TG5 e Studio Aperto. L’Autorità ribadisce che vige il dovere di equilibrio e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso”. L’Autorità ha infine ”chiarito che il divieto di diffusione di sondaggi sulle intenzioni di voto rimane in vigore su tutto il territorio nazionale fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative”.

Mediaset è ”allibita per le sanzioni decise oggi dall’Agcom contro le quali ricorrerà immediatamente al Tar”. Lo annuncia l’azienda in una nota. ”Con questa decisione – sottolinea Mediaset – l’Authority impedisce di fatto alle televisioni di fare il proprio mestiere di informazione e in questo modo diventa parte anziché arbitro, come la legge vorrebbe, del confronto politico”.

La decisione non mette d’accordo tutti neanche all’interno della stessa Autorithy. ”La decisione della Commissione Servizi e Prodotti, adottata ancora una volta a maggioranza, con il solo voto contrario del commissario Martusciello, costituisce un precedente che vulnera la certezza del diritto e il principio di legalità”. E’ quanto dichiarano i commissari dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Antonio Martusciello, Stefano Mannoni, Roberto Napoli, Enzo Savarese riferendosi alle sanzioni comminate ai telegiornali che hanno trasmesso l’intervista al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ”Occorre ribadire – proseguono i quattro commissari – che nel periodo elettorale, secondo quanto previsto dal regolamento dell’Agcom e da quello della commissione di Vigilanza della Rai, gli equilibri tra le varie forze politiche nei notiziari devono essere garantiti su base settimanale, ciò che è puntualmente avvenuto anche in questa circostanza. Pertanto l’intervista al presidente del Consiglio, andata in onda il giorno venerdì 20 maggio 2011, non ha alcuna autonoma rilevanza, ne’ integra di per sé alcuna violazione delle regole in tema di par condicio, il cui rispetto è stato pienamente garantito nell’arco della settimana. Non si possono limitare né mortificare legittime scelte editoriali agitando lo spettro di violazioni inesistenti o modificando in corso d’opera i criteri sulla base dei quali rilevarle”. ”A maggior ragione quando questo zelo si manifesta a senso unico – sottolineano i quattro commissari – l’Autorita’ non essendo mai intervenuta nei confronti di trasmissioni che continuamente violano il diritto ad un’equilibrata informazione, come nel caso di Annozero, e’ inevitabile pensare – concludono – che alla decisione odierna non siano estranee le continue pressioni esercitate ossessivamente da vari esponenti della sinistra”.


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