VENEZIA — Notizia numero uno dal fronte dell’alluvione: ci sono buone speranze che un anticipo dei risarcimenti venga erogato prima di Natale, sebbene i famosi 300 milioni stanziati dal governo non siano ancora materialmente nelle casse della Regione. Notizia numero due: è confermato che saranno i Comuni, suddivisi in tre fasce a seconda della gravità degli effetti dell’alluvione, a fissare i criteri di pagamento degli indennizzi. In particolare, i Comuni potranno decidere di erogare somme maggiori di quelle previste per le anticipazioni, fino a un massimo del 75% del danno subito, in caso di situazioni particolarmente gravi. «E io preannuncio fin d’ora - precisa Achille Variati, sindaco della città maggiormente colpita, Vicenza - che intendo avvalermi di questa facoltà, valutando i singoli casi insieme al comitato paritetico». Notizia numero tre: il presidente della Confcommercio provinciale di Vicenza, Sergio Rebecca, denuncia l’ingiustizia (e scrive al commissario Luca Zaia affinché vi ponga rimedio) per cui tutti i contributi di solidarietà provenienti da associazioni o da privati verranno tassati, poiché sono considerati reddito d’impresa.
Non si tratta dei soliti 300 milioni, che arrivano direttamente dallo Stato, bensì di tutti gli altri aiuti economici destinati agli alluvionati: «La solidarietà abbatte tutte le barriere - è l’amara ironia di Rebecca - tranne quelle del Fisco». Questo è il bollettino di giornata a un mese dalla Grande Alluvione, dopo che Zaia ha riunito a palazzo Balbi il comitato tecnico per l’emergenza, composto dal vicecommissario Mariano Carraro, dall’assessore Daniele Stival, dai presidenti delle cinque province colpite, dal sindaco di Vicenza e dall’Unione Veneta Bonifiche. Riconosce Achille Variati: «Ho dato pubblicamente atto al presidente Zaia di avere innescato una marcia in più per raggiungere il risultato di erogare gli anticipi prima di Natale. Anche noi cercheremo di essere velocissimi nella liquidazione delle anticipazioni».
Il governatore e commissario per l’emergenza ha assicurato che saranno chieste al governo centrale ulteriori risorse, oltre ai 300 milioni già indicati, e che questi 300 milioni saranno esclusi dai vincoli del Patto di stabilità per i Comuni destinatari. Questo del Patto è un argomento che preoccupa fortemente il sindaco di Vicenza: «Sembra che le spese emergenziali effettuate dalle amministrazioni comunali durante l’alluvione e che non saranno rimborsate, andranno a pesare sul Patto di stabilità. Con un’evidente ingiustizia: i Comuni alluvionati - denuncia Variati - verrebbero puniti con un colpo d’ascia nel 2011 per avere sforato il Patto a causa dell’emergenza. Sarebbe veramente un’iniquità insopportabile». Intanto - annuncia sempre Zaia - si sta lavorando a un provvedimento legislativo specifico per stanziare altri fondi: «Le frane, gli argini e i ponti non possono aspettare, e nemmeno la grande massa di rifiuti e rottami lasciata dagli allagamenti».
Fonte: Corriere.it
---Se hai trovato interessante l'articolo iscriviti ai feed via mail per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog
che vergogna...