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Parlamento Europeo. Sonia Alfano e Sabina Guzzanti presentano "Draquila"






Spiace per chi aveva sperato di boicottare l’iniziativa intrapresa da me e Rosario Crocetta (PD) di portare ‘Draquila – L’Italia che trema‘ al Parlamento europeo, ma la serata con Sabina Guzzanti è stata un successo, davvero oltre le aspettative!

Nè la conferenza stampa organizzata dal capodelegazione del PdL Mario Mauro, che cercava di boicottare l’evento dicendo che ‘operare politicamente su contenuti di questo genere e’ un’azione ottusa senza precedenti a danno dell’immagine del nostro Paese‘, nè il comunicato della Ronzulli, che ha attaccato gli organizzatori e la stessa regista Sabina Guzzanti definendoli ‘professionisti della disinformazione‘, hanno sortito l’effetto desiderato.

Una grande sala riempita in ogni ordine di posto e una fila interminabile di persone che, purtroppo, non hanno potuto partecipare. Erano stati invitati tutti i deputati europei, ma di questi due detrattori ‘azzurri‘ nemmeno l’ombra. Peccato, perchè avrebbero potuto esprimere il loro parere nella sede più opportuna e sarebbe stata un’occasione di confronto democratico, ma si sa: sono allergici alla democrazia e negano apertamente il diritto alla critica (altrui!).

Il film ha lasciato tutti soddisfatti, un documentario ben fatto, completo e decisamente realistico. Critico e deciso, con tanto di testimonianze bipartisan, ‘Draquila’ è un racconto senza filtri, che non lascia spazio a dubbi nè congetture. La perfetta ricostruzione degli avvenimenti con allegate le prove. Un disegno della realtà nuda e cruda, la prova documentata di come il dopo-terremoto sia stato abilmente gestito a favore non della popolazione ma di un buon numero di affaristi, politicanti e sciacalli. Il film ha dimostrato l’imperante potere di Berlusconi e ‘amici‘, la loro capacità di costruire uno spettacolo ridondante che non offre nulla di reale, che punta all’autocelebrazione e che se ne infischia di una città distrutta da un terremoto che, stando alle ultime notizie, poteva essere quantomeno paventato. Il racconto di un’era dominata dai mass media che plagiano le coscienze e comandano la psiche di milioni di italiani. Sabina Guzzanti attraverso un documentario di notevole spessore ha indagato, intervistato, osservato. Ha messo insieme elementi, ha fatto domande, ha posto l’accento su aspetti che la maggiorparte dell’informazione italiana ha volutamente trascurato, come ad esempio le ‘fintecircolari militaresche della Protezione Civile che limitavano la comunicazione tra i terremotati e il resto del mondo, o il piano C.A.S.E. annunciato soltanto pochi giorni dopo il terremoto, quasi come se l’avessero tenuto in caldo aspettando qualche imminente tragedia sulla quale poter speculare. La stampa italiana non aveva raccontato di come la Protezione Civile avesse obbligato all’isolamento i cittadini abruzzesi nei campi di accoglienza, di come li avesse fatti recedere da esseri umani a ‘cavie da laboratorio, Sabina Guzzanti lo fa, con grande maestria e grande rispetto per il dolore. ‘Draquila – L’Italia che trema’ non è un film contro l’Italia o contro gli italiani come alcuni hanno cercato di far credere, bensì contro la terribile capacità del potere di sovvertire la realtà, di sfruttare il cittadino in difficoltà, di renderlo schiavo, di svuotare le parole ‘legalità’ e ‘onestà’ del loro significato, tanto semplice quanto complesso. ‘Draquila’ è il racconto di un piano ordito dal potere per sospendere i diritti civili a data da destinarsi. Un film certamente scaturito da una grande passione civile e da un immenso coraggio.

Il film tocca l’aspetto più prepotente di questa informazione pilotata e menzognera nel momento in cui la giornalista intervista un padre che poche ore prima del terremoto ha rassicurato i propri figli sull’impossibilità di una scossa forte e pericolosa. Quei due angeli adesso non ci sono più, sono rimasti sepolti tra le macerie, e il loro padre dice “Ecco perchè sono vittima della disinformazione: ho creduto a quello che mi si diceva“.

Conclusa la proiezione, tutti i presenti in sala (deputati, assistenti parlamentari, componenti della Commissione, giornalisti, membri della Fp-Cgil, funzionari di Protezione Civile e cittadini di varie nazionalità) si sono alzati in piedi e hanno dedicato un lunghissimo e meritatissimo applauso ad un’emozionata Sabina Guzzanti. Subito dopo è nato un breve ma interessante dibattito al quale, oltre a Sabina Guzzanti, hanno partecipato Paola Agnello Modica della Fp-Cgil, i colleghi Cecilia Wikström e Andrea Cozzolino ed il Presidente dell’ALDE Guy Verhofstadt. Dopo i vari interventi, abbiamo dato spazio alle persone presenti in platea, con le quali è nato un bellissimo e costruttivo confronto sia sul film che sulla situazione dell’informazione e della politica italiana.

Raccontare in Europa che i media e i giornali nazionali hanno volutamente ‘evitato‘ di far emergere le verità sul terremoto e su tutto ciò che ne è seguito, e far sentire loro le intercettazioni in cui gli affaristi si confrontano sulle risate che sono scappate loro alla notizia che c’era stato un terremoto disastroso non è stato facile, nè divertente. E’ stato soltanto doveroso.

Fonte: SoniaAlfano.it

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