Il decreto del governo non è bastato. La lista del Pdl nel Lazio resta fuori dalle regionali di fine marzo. La decisione del tar del Lazio pochi minuti fa. Ancora non sono note le motivazioni della decisionem, ma a questo puinto la lista rimasta furoi per l'ormai famoso panino di Alfredo Milioni ha ben poche chances di poter partecipare alle elezioni. Prima della decisione del Tar, infatti, il ministro Maroni aveva spiegato che «se il Tar decide che la lista è fuori, quella lista resta fuori nonostante il nostro decreto».
Ieri sera la giunta regionale del Lazio ha varato all'unanimità una delibera con cui si invita il presidente della giunta regionale del Lazio Esterino Montino a ricorrere alla Corte costituzionale per conflitto di competenze e in prima istanza per chiedere la sospensione del decreto legge.
La materia elettorale toccata con il dl non spetta allo Stato, ma alla Regione. Per la Regione Lazio sussistono i requisiti di «indifferibilità e di urgenza» che legittima il provvedimento. «Questa delibera non è una scelta politica ma istituzionale che riafferma il principio del rispetto delle prerogative della Regione», replicando anche alle critiche della candidata del centrodestra Renata Polverini secondo la quale si vuole «provare a vincere espellendo una forza politica, la più importante della città di Roma».
Stamane anche la giunta della Regione Piemonte ha deliberato di ricorrere alla Corte Costituzionale contro il decreto legge interpretativo delle norme elettorali adottato dal Governo nei giorni scorsi. La materia è stata affidata all'assessore al legale e agli uffici competenti. Motivazione del ricorso: la norma interpretativa, pur applicabile attualmente solo al Lazio e alla Lombardia, potrebbe in futuro essere applicabile anche in Piemonte, dove vige una legge elettorale approvata dal Consiglio Regionale. Di qui l'impugnazione per conflitto di attribuzioni: la Regione Piemonte non ritiene che il Governo abbia la facoltà di intervenire in materie normate da leggi regionali.
La tensione politica è però forte, e nel centrosinistra è incarnata dalla candidata Emma Bonino, che ieri ha parlato di «angoscia vera che mi attanaglia: sto veramente pensando se valga la pena di giocare con i bari», ha detto a proposito dell'ipotesi di ritirarsi. La Polverini ha invece cercato di mostrare sicurezza ringraziando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano «per il suo equilibrio».
Fonte. Unita.it
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Ieri sera la giunta regionale del Lazio ha varato all'unanimità una delibera con cui si invita il presidente della giunta regionale del Lazio Esterino Montino a ricorrere alla Corte costituzionale per conflitto di competenze e in prima istanza per chiedere la sospensione del decreto legge.
La materia elettorale toccata con il dl non spetta allo Stato, ma alla Regione. Per la Regione Lazio sussistono i requisiti di «indifferibilità e di urgenza» che legittima il provvedimento. «Questa delibera non è una scelta politica ma istituzionale che riafferma il principio del rispetto delle prerogative della Regione», replicando anche alle critiche della candidata del centrodestra Renata Polverini secondo la quale si vuole «provare a vincere espellendo una forza politica, la più importante della città di Roma».
Stamane anche la giunta della Regione Piemonte ha deliberato di ricorrere alla Corte Costituzionale contro il decreto legge interpretativo delle norme elettorali adottato dal Governo nei giorni scorsi. La materia è stata affidata all'assessore al legale e agli uffici competenti. Motivazione del ricorso: la norma interpretativa, pur applicabile attualmente solo al Lazio e alla Lombardia, potrebbe in futuro essere applicabile anche in Piemonte, dove vige una legge elettorale approvata dal Consiglio Regionale. Di qui l'impugnazione per conflitto di attribuzioni: la Regione Piemonte non ritiene che il Governo abbia la facoltà di intervenire in materie normate da leggi regionali.
La tensione politica è però forte, e nel centrosinistra è incarnata dalla candidata Emma Bonino, che ieri ha parlato di «angoscia vera che mi attanaglia: sto veramente pensando se valga la pena di giocare con i bari», ha detto a proposito dell'ipotesi di ritirarsi. La Polverini ha invece cercato di mostrare sicurezza ringraziando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano «per il suo equilibrio».
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0 commenti to " Stavolta sono fuori gioco: il Tar del Lazio boccia la lista Pdl. "