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Protezione Civile. 5 anni di "strane emergenze"


A leggere le ordinanze una dopo l'altra ci si perde. Dentro quelle "disposizioni urgenti" c'è tutto il sistema di potere della Protezione Civile: un Moloch che ha fagocitato in pochi anni tutti gli altri centri di spesa dello Stato. Gli altri tagliano, la Protezione Civile spende: per qualsiasi finalità. Si va dalle calamità naturali, al traffico, dall'immigrazione clandestina (che diventa un grande affare) agli appuntamenti internazionali (come La Giornata della Gioventù a Colonia). A mano a mano che si squadernano gli atti, si scoprono delle vere e proprie mini-Finanziarie. Si dispongono stanziamenti, si ripartiscono risorse, si cancellano finanziamenti per alcuni e si devolvono ad altri. Tutto con un tratto di penna.

Il potere di Guido Bertolaso sta tutto qui: vale più questa sorta di "mini-Stato parallelo", che le sue attribuzioni di Capodipartimento, sottosegretario, commissario. Anche se tutte queste funzioni pare gli abbiano consentito di accumulare un emolumento pensionistico che toccherebbe il milione di euro annuo. Con l'ordinanza l'emergenza si prolunga negli anni, tanto che eventi calamitosi (specie quelli di Catania, chissà perché) vengono trattati a più riprese: con la formulazione "ulteriori disposizioni" si emettono ordinanze "urgenti" nel 2005 per fatti accaduti nel 2003. Alla faccia dell'urgenza. L'ordinanza va a ritroso nel tempo, ma a volte anticipa anche eventi futuri, come quello del Congresso eucaristico previsto ad Ancona nel 2011.

D'altronde anche quello di Bari nel 2005 era stato un'emergenza. Così come i funerali di Giovanni Paolo II e l'elezione del suo successore. "I poteri di ordinanza in materia di protezione civile dovrebbero avere come oggetto attività finalizzate all'attività di tutela dell'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni derivanti da calamità naturali - osserva il senatore Pd Mario Gasbarri -. Al contrario negli ultimi anni l'ordinanza è divenuta una potestà tanto ambita quanto discutibile. Eventi in possesso del solo requisito di essere grandi, che avrebbero potuto essere affrontati con legislazione ordinaria, sono stati equiparati a terremoti o ad alluvioni. Interessante il caso delle Olimpiadi invernali di Torino. Nel 2005, l'anno in cui si emette il maggior numero di ordinanze (ben 99), almeno un paio riguardano i giochi del capoluogo piemontese. Tra le disposizioni, si prevede anche il pagamento di 300 euro per ogni frequenza radiofonica utilizzata, e di mille euro per ciascuno spazio Tv o satellitare. Perché le tariffe vengono stabilite per via d'urgenza dalla protezione civile, e non dal ministero delle Comunicazioni? Mistero.

La Sicilia è una delle Regioni più interessate dalle ordinanze. La città di Catania riporta numerose urgenze: dal traffico a "eccezionali eventi metereologici". Nel dicembre del 2005 si dispongono ulteriori interventi per i danni subiti nel marzo del 2003, in quanto "permane una situazione di crisi diffusa". La stessa città dal 2002 ottiene l'intervento straordinario per il traffico e la mobilità. Ancora nel 2009 Catania ottiene interventi che riguardano l'attività eruttiva eccezionale dell'Etna nel 2002. Lo stretto.

Anche Messina e provincia ottengono interventi reiterati, in parallelo a quelli previsti per Villa San Giovanni, la città calabrese che la guarda oltre lo stretto. Le disposizioni urgenti riguardano sempre l'attraversamento dei centri abitati da parte dei mezzi pesanti. Dal 2004 il Prefetto di Messina è nominato Commissario, per consentire interventi in deroga a leggi e piani regolatori. In sostanza, per avviare opere viarie.

La stessa cosa accade in Calabria: in altre aprole si preparano le infrastrutture per arrivare al Ponte. Senza che il Parlamento sia informato. Immigrazione. I clandestini sono una grande emergenza per Lampedusa e per tutto il territorio nazionale. Le ordinanze che li interessano sono numerose. L'ultima, quella del 2009, è la più interessante. Si fornisce al ministero del Lavoro la deroga per aumentare il personale addetto alla emersione di colf e badanti. E non solo: alle deroghe ai piani per l'allestimento di nuove strutture di accoglienza si aggiunge la possibilità di utilizzare progettazioni di liberi professionisti, anche in deroga alle leggi vigenti.

Ma la vera chicca è un'ordinanza del 15 settembre 2009. È un provvedimento omnibus che affronta una serie infinita di "emergenze" vere o finte. Dall'influenza H1N1, alla mozzarella di bufala, all'inquinamento della laguna veneziana, al traffico di Treviso e Vicenza, agli scavi di Pompei fino al nuovo Palazzo del cinema e dei congressi a Venezia.

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