MILANO - Non si placa la polemica politica sulla decisione del sindaco di Milano Letizia Moratti di intitolare a Bettino Craxi una via del capoluogo lombardo.
FRATTINI - «Non dobbiamo permettere che il decennale della scomparsa di Bettino Craxi ci butti in faccia una storia e una memoria manipolata». E che «una ferita ancora aperta - scrive il ministro degli Esteri, Franco Frattini nella rubrica a sua cura sul sito internet del Velino - torni a farci male: dobbiamo impedire che l'idea di Letizia Moratti, di onorare Craxi, nella sua Milano, dedicandogli una strada, ridia improvvisamente voce a tutta la canaglia che ha cercato di annichilire questa nostra Italia, puntando ad attribuire ad una sola parte politica la responsabilità e la colpa della cosiddetta "questione morale"». Frattini spiega così che «celebrare Bettino Craxi non significa soltanto compiere una doverosa opera di risarcimento morale: per la sua famiglia e la sua comunità politica. Significa restituire l'onore, insieme, ad un politico lungimirante ed al suo Paese». «L'Italia è diventata più debole senza di lui: abbiamo perso 10 anni e più, regalandoli ad amici e nemici del nostro Paese, che ne hanno approfittato.
Ma ci siamo ripresi. E anche nel suo nome, senza più divisioni, dobbiamo saper ripartire», prosegue Frattini sottolineando che «Craxi è stato un grande leader della sinistra italiana che la sinistra italiana ha ora, anche per noi, la straordinaria occasione di accogliere nel suo Pantheon da protagonista e vincitore». «Lasciamo ai professionisti delle manette la povera prospettiva di seminare odio e inimicizie. Io penso, al contrario - prosegue - che la proposta del sindaco di Milano, e le celebrazioni che vedranno molti italiani riunirsi nel nome di Craxi, ad Hammamet, tra qualche settimana, debbano essere una importante occasione per cominciare a scrivere una memoria condivisa e comune: quella che ha visto in Craxi il campione del riformismo politico e di un socialismo che egli amava definire »tricolore« proprio perchè affondava le radici nella storia nazionale».
DI PIETRO - Ma c'è chi come il leader dell'Idv Antonio Di Pietro che, dopo il polverone suscitato martedì con le dure parole - incluse «corrotto e latitante» - rivolte a Bettino Craxi e la diffida al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal ricordare lo storico leader socialista in modo agiografico, rilancia l'attacco all'ex presidente del Consiglio morto in latitanza, citando questa volta il giornalista Marco Travaglio. Il blog del presidente dell'Italia dei valori ospita infatti un articolo di Travaglio, pubblicato a pagina 6 dal «Fatto quotidiano», con l'inequivocabile titolo: «Il bottino di Bettino: come e quanto rubava». In prima pagina sul «Fatto», Travaglio firma invece un editoriale che ha per titolo: «San Bottino patrono d'Italia».
ALTRE 7 VIE - Giuliano Cazzola, deputato del Pdl, tuttavia ricorda a Di Pietro che «Non sarà il Comune di Milano il primo ad intestare una via, una piazza o un giardino a Bettino Craxi. Se Antonio Di Pietro e i suoi consultassero un qualunque stradario su internet troverebbero che altre amministrazioni hanno avuto la stessa idea felice del Sindaco Moratti». «Milano - aggiunge Cazzola - comunque era la città di Craxi. A Milano ebbero inizio le persecuzioni nei suoi confronti. È doveroso ricordarne lì la figura di statista e di grande leader politico». Successivamente Cazzola indica le vie intitolate a Bettino Craxi che risultano da una rapida ricerca su internet: via Bettino Craxi, 00038 Valmontone Roma, Lazio; Via Bettino Craxi, 71100 Foggia, Puglia; Via Bettino Craxi, 73100 Lecce, Puglia; Via Bettino Craxi, 73020 Botrugno Lecce, Puglia; Via Bettino Craxi, 87040 Marano Marchesato Cosenza, Calabria; Via Bettino Craxi, 87029 Scalea, Cosenza, Calabria; Piazza Bettino Craxi, 58100 Grosseto, Toscana.
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Se volete dedicare una via ad un LADRO che, per non assumersi la responsabilità di ciò che ha fatto, E' SCAPPATO VIA DANDOSI ALLA LATITANZA fate pure: significa che siete dei LADRI come lui (se non peggio).
Io me la ricordo la gente che gli lanciava le monetine per manifestargli il proprio disprezzo.
Mi ricordo anche, caro frattini, dell'intervista che rilasciasti a Newsweek qualche tempo fa e in cui dichiaravi (su precisa domanda) che in Italia andare con una donna al di sopra dei 14 anni, "...NON E' ASSOLUTAMENTE REATO"... che fai? Difendi i pedofili adesso? Non ti vergogni?
MI FATE SCHIFO!
NW: "But it would have been a crime if she were under 18."
F.F.: "Absolutely not. In Italy it is a crime under the age of 14. Between 14 and 18 is absolutely legal."
(Andate a rileggervi l'intervista di questo m-a-i-a-l-e: http://www.newsweek.com/id/200060)