SCATTA a gennaio la rivoluzione delle tariffe cellulari voluta da Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), una sorta di regalo di Natale in ritardo per i consumatori. Gli sms non dovranno costare più di 13,2 cent (iva inclusa) e gli utenti avranno diritto a richiedere agli operatori mobili una tariffazione al secondo (al posto di quella a scatti, cioè a blocchi di 30 secondi o di un minuto pagati in anticipo durante la telefonata).
Agcom aveva annunciato questa mossa già nelle scorse settimane, ma solo oggi ha definito tempi, prezzi e modalità. Lo scopo è rendere più equo e trasparente il sistema dei costi di telefonia cellulare in Italia. Agcom aveva già denunciato l'iniquità dei 15 cent, costo medio di un sms tra utenti italiani, perché da luglio era sceso a 13,2 cent il prezzo per un sms tra Paesi dell'Unione Europea. Il nuovo tetto massimo per un sms in Italia serve appunto per equipararlo ai costi europei.
"Gli operatori si sono già impegnati con noi ad applicare queste novità da gennaio", dice a Repubblica.it Stefano Mannoni, consigliere di Agcom. Nei giorni scorsi gli operatori e l'Autorità hanno avuto uno scambio di corrispondenza, per arrivare a un accordo. "Abbiamo detto loro: o fate voi queste modifiche alle tariffe o le dovremo imporre noi", spiega Mannoni. Alla fine le parti hanno raggiunto un punto d'incontro, quindi. Il taglio del prezzo sms farà risparmiare gli utenti meno bravi a scegliere offerte ed opzioni ad hoc (con cui gli sms costano anche dieci volte in meno). La tariffazione al secondo aumenterà invece la trasparenza delle offerte. "Non tutti gli operatori avevano tariffe al secondo. Gli utenti potranno scegliere e confrontare le tariffe con più facilità", dice Mannoni. Gli utenti che lo desiderano, potranno però continuare ad avere tariffe con tariffazione diversa (al minuto o ogni 30 secondi). Sempre in ottica di trasparenza, Agcom sta lavorando in questi giorni per accreditare i motori di comparazione tariffe. Il primo ad aver richiesto l'accreditamento, pochi giorni fa, è stato Supermoney.eu.
Sono manovre che fanno parte di un piano di più grande respiro, per risolvere i problemi che ancora affliggono gli utenti di telefonia mobile. Agcom prevede anche di intervenire su internet in mobilità, per aumentare la chiarezza dei costi. Capita ancora agli utenti di ricevere addebiti maggiori del previsto, per aver usato le offerte internet oltre i limiti stabiliti dall'operatore o per aver superato, senza accorgersene, le soglie di traffico incluse nel canone.
Ma le associazioni di consumatori non sono soddisfatte dalla decisione dell'Agcom sulle tariffe degli sms. Il Codacons contesta il provvedimento: "Si tratta di un regalo per gli operatori telefonici e di un danno per gli utenti italiani - afferma il presidente Carlo Rienzi in una nota - e a confermarlo sono i numeri: in Europa inviare un sms costa mediamente 7,5 centesimi. Addirittura in Danimarca l'invio di un messaggino da cellulare costa appena 3 centesimi di euro. Il prezzo massimo di 13,2 cent in Italia non rappresenta affatto una vittoria per i consumatori, ma al contrario una sonora sconfitta". Il Codacons annuncia ricorso al Tar. Per l'Adoc, l'Agcom ha commsso una gaffe: "In Danimarca - dice Carlo Pileri - inviare un sms costa 3 centesimi, la media Ue è di 7,5 centesimi, la metà di quanto previsto in Italia. E' più conveniente mandare un messaggio da Roma a Helsinki che da Roma a Ostia, è assurdo. L'Agcom deve rivedere decisioni e abbassare assolutamente il tetto a meno di 10 centesimi, deve essere inferiore al roaming europeo. E' stato fatto un inspiegabile regalo agli operatori italiani. Soprattutto in considerazione del fatto che per loro l'sms è una tecnologia a costo zero".
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Agcom aveva annunciato questa mossa già nelle scorse settimane, ma solo oggi ha definito tempi, prezzi e modalità. Lo scopo è rendere più equo e trasparente il sistema dei costi di telefonia cellulare in Italia. Agcom aveva già denunciato l'iniquità dei 15 cent, costo medio di un sms tra utenti italiani, perché da luglio era sceso a 13,2 cent il prezzo per un sms tra Paesi dell'Unione Europea. Il nuovo tetto massimo per un sms in Italia serve appunto per equipararlo ai costi europei.
"Gli operatori si sono già impegnati con noi ad applicare queste novità da gennaio", dice a Repubblica.it Stefano Mannoni, consigliere di Agcom. Nei giorni scorsi gli operatori e l'Autorità hanno avuto uno scambio di corrispondenza, per arrivare a un accordo. "Abbiamo detto loro: o fate voi queste modifiche alle tariffe o le dovremo imporre noi", spiega Mannoni. Alla fine le parti hanno raggiunto un punto d'incontro, quindi. Il taglio del prezzo sms farà risparmiare gli utenti meno bravi a scegliere offerte ed opzioni ad hoc (con cui gli sms costano anche dieci volte in meno). La tariffazione al secondo aumenterà invece la trasparenza delle offerte. "Non tutti gli operatori avevano tariffe al secondo. Gli utenti potranno scegliere e confrontare le tariffe con più facilità", dice Mannoni. Gli utenti che lo desiderano, potranno però continuare ad avere tariffe con tariffazione diversa (al minuto o ogni 30 secondi). Sempre in ottica di trasparenza, Agcom sta lavorando in questi giorni per accreditare i motori di comparazione tariffe. Il primo ad aver richiesto l'accreditamento, pochi giorni fa, è stato Supermoney.eu.
Sono manovre che fanno parte di un piano di più grande respiro, per risolvere i problemi che ancora affliggono gli utenti di telefonia mobile. Agcom prevede anche di intervenire su internet in mobilità, per aumentare la chiarezza dei costi. Capita ancora agli utenti di ricevere addebiti maggiori del previsto, per aver usato le offerte internet oltre i limiti stabiliti dall'operatore o per aver superato, senza accorgersene, le soglie di traffico incluse nel canone.
Ma le associazioni di consumatori non sono soddisfatte dalla decisione dell'Agcom sulle tariffe degli sms. Il Codacons contesta il provvedimento: "Si tratta di un regalo per gli operatori telefonici e di un danno per gli utenti italiani - afferma il presidente Carlo Rienzi in una nota - e a confermarlo sono i numeri: in Europa inviare un sms costa mediamente 7,5 centesimi. Addirittura in Danimarca l'invio di un messaggino da cellulare costa appena 3 centesimi di euro. Il prezzo massimo di 13,2 cent in Italia non rappresenta affatto una vittoria per i consumatori, ma al contrario una sonora sconfitta". Il Codacons annuncia ricorso al Tar. Per l'Adoc, l'Agcom ha commsso una gaffe: "In Danimarca - dice Carlo Pileri - inviare un sms costa 3 centesimi, la media Ue è di 7,5 centesimi, la metà di quanto previsto in Italia. E' più conveniente mandare un messaggio da Roma a Helsinki che da Roma a Ostia, è assurdo. L'Agcom deve rivedere decisioni e abbassare assolutamente il tetto a meno di 10 centesimi, deve essere inferiore al roaming europeo. E' stato fatto un inspiegabile regalo agli operatori italiani. Soprattutto in considerazione del fatto che per loro l'sms è una tecnologia a costo zero".
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