BRUXELLES - Con la crisi tornano a salire deficit e debito pubblico in Europa. Non è una novità quella che emerge dai dati pubblicati oggi da Eurostat: il debito pubblico raggiunge il 69,3% del Pil nell'area euro, dopo il 66% del 2007, ed il 61,5% nell'Unione Europea (58,7% nel 2007).
Quanto al deficit, l'Ufficio di statistica europeo indica un aumento in rapporto al Prodotto interno lordo (Pil) al 2,0% del 2008 rispetto allo 0,6% del 2007 e per l'Ue al 2,3% rispetto allo 0,8% dell'anno precedente. L'Italia, secondo i dati diffusi dall'ufficio di statistica che conferma con una seconda notifica quelli già diffusi in aprile, è passata dall'1,5% del 2007 al 2,7% dell'anno scorso
Per quanto riguarda il debito, l'Italia con un 105,8% (103,5%) detiene ancora il primo posto, seguita dalla Grecia (99,2%) mentre all'ultimo c'è l'Estonia che non supera il 4,6%, seguita dal Lussemburgo (13,5%). Il debito pubblico è in aumento in tutti i principali paesi europei: in Spagna dal 36,1 al 39,7%, in Gran Bretagna dal 43,3 al 55,5%, in Francia dal 63,8 al 67,4%, in Germania dal 65 al 65,9%.
L'intervento di Napolitano. Di economia parla anche il capo dello Stato in un messaggio all'assemblea nazionale della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa. "I segnali di ripresa che si vanno manifestando in questi mesi, seppure incoraggianti - scrive Giorgio Napolitano - non sono in grado di dissipare le preoccupazioni per la difficoltà di molti artigiani e piccole e medie imprese a proseguire la propria attività". Nel messaggio, Napolitano sottolinea che l'evento "offre l'opportunità di confermare la vitalità di questo settore imprenditoriale - così caratteristico del sistema economico-sociale italiano - per la ripresa del processo di crescita dell'economia e per la difesa dell'occupazione".
Fonte: Repubblica.it
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Quanto al deficit, l'Ufficio di statistica europeo indica un aumento in rapporto al Prodotto interno lordo (Pil) al 2,0% del 2008 rispetto allo 0,6% del 2007 e per l'Ue al 2,3% rispetto allo 0,8% dell'anno precedente. L'Italia, secondo i dati diffusi dall'ufficio di statistica che conferma con una seconda notifica quelli già diffusi in aprile, è passata dall'1,5% del 2007 al 2,7% dell'anno scorso
Per quanto riguarda il debito, l'Italia con un 105,8% (103,5%) detiene ancora il primo posto, seguita dalla Grecia (99,2%) mentre all'ultimo c'è l'Estonia che non supera il 4,6%, seguita dal Lussemburgo (13,5%). Il debito pubblico è in aumento in tutti i principali paesi europei: in Spagna dal 36,1 al 39,7%, in Gran Bretagna dal 43,3 al 55,5%, in Francia dal 63,8 al 67,4%, in Germania dal 65 al 65,9%.
L'intervento di Napolitano. Di economia parla anche il capo dello Stato in un messaggio all'assemblea nazionale della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa. "I segnali di ripresa che si vanno manifestando in questi mesi, seppure incoraggianti - scrive Giorgio Napolitano - non sono in grado di dissipare le preoccupazioni per la difficoltà di molti artigiani e piccole e medie imprese a proseguire la propria attività". Nel messaggio, Napolitano sottolinea che l'evento "offre l'opportunità di confermare la vitalità di questo settore imprenditoriale - così caratteristico del sistema economico-sociale italiano - per la ripresa del processo di crescita dell'economia e per la difesa dell'occupazione".
Fonte: Repubblica.it
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