ROMA - Silvio Berlusconi si fa intervistare da uno dei suoi giornali, il settimanale Chi. E manda due messaggi forti. Il primo è una replica all'Avvenire in cui dice: "Mai partecipato a festini, mai frequentato minorenni. Il secondo riguarda la questione dell'inno nazionale sollevato da Umberto Bossi: cambiarlo, sostiene il presidente del Consiglio, sarebbe "complicato".
Noemi e la altre. Rispondendo alle critiche dell'Avvenire Berlusconi dice: "Sono anche loro caduti nel tranello delle calunnie contro di me, prendendo per vere notizie false". E dunque "io non ho mai intrattenuto 'relazioni' con minorenni e non ho mai organizzato 'festini'. Ho partecipato soltanto a cene certamente simpatiche, ma assolutamente ineccepibili sul piano della moralità e dell'eleganza. E non ho mai invitato consapevolmente a casa mia persone poco serie".
La privacy. In riferimento agli scandali che lo hanno coinvolto, e in particolare alle foto rubate a Villa Certosa, il presidente del Consiglio attacca: "Il diritto alla riservatezza è una parte essenziale della libertà. Ridurre la libertà altrui è, in uno Stato di diritto, un reato grave. Non basta una multa a sanzionarlo, come fosse un divieto di sosta. Non è accettabile che crescano le regole, che si moltiplichino le disposizioni e gli organismi a tutela della privacy e che contemporaneamente si possa invadere così facilmente la vita altrui".
Bossi e Mameli. Dal premier arriva un altolà, anche se in toni estremamente soft verso il Carrocio e il suo leader. "Bisogna comprendere - dichiara- che le esternazioni di Umberto Bossi, a cui mi sento legato da un affetto fraterno, sono carezze per la sua gente e per il popolo della Lega. All'inno di Mameli sono legati momenti di gioia, di commozione, di celebrazione dello spirito nazionale. E poi sostituirlo sarebbe molto complicato. Trovare un accordo tra tutti su un nuovo inno sarebbe difficile. Indubbiamente 'Va' pensiero' è un'aria bellissima, uno dei capolavori del genio assoluto di Giuseppe Verdi, ma si riferisce alle vicende del popolo ebraico prigioniero in Babilonia".
Altri argomenti. Nel corso dell'intervista, il presidente del Consiglio parla anche di riforme: "Vorrei poter dare anche l'avvio a una stagione di riforme delle istituzioni, ma occorrerebbe un'opposizione con un più alto senso dello Stato". E di tasse: "Cercheremo di ridurre le spese dello Stato per tagliare le imposte e per far sentire agli italiani di non vivere in uno Stato tiranno che opprime i cittadini, ma in uno Stato libero e amico".
Fonte: Repubblica
Noemi e la altre. Rispondendo alle critiche dell'Avvenire Berlusconi dice: "Sono anche loro caduti nel tranello delle calunnie contro di me, prendendo per vere notizie false". E dunque "io non ho mai intrattenuto 'relazioni' con minorenni e non ho mai organizzato 'festini'. Ho partecipato soltanto a cene certamente simpatiche, ma assolutamente ineccepibili sul piano della moralità e dell'eleganza. E non ho mai invitato consapevolmente a casa mia persone poco serie".
La privacy. In riferimento agli scandali che lo hanno coinvolto, e in particolare alle foto rubate a Villa Certosa, il presidente del Consiglio attacca: "Il diritto alla riservatezza è una parte essenziale della libertà. Ridurre la libertà altrui è, in uno Stato di diritto, un reato grave. Non basta una multa a sanzionarlo, come fosse un divieto di sosta. Non è accettabile che crescano le regole, che si moltiplichino le disposizioni e gli organismi a tutela della privacy e che contemporaneamente si possa invadere così facilmente la vita altrui".
Bossi e Mameli. Dal premier arriva un altolà, anche se in toni estremamente soft verso il Carrocio e il suo leader. "Bisogna comprendere - dichiara- che le esternazioni di Umberto Bossi, a cui mi sento legato da un affetto fraterno, sono carezze per la sua gente e per il popolo della Lega. All'inno di Mameli sono legati momenti di gioia, di commozione, di celebrazione dello spirito nazionale. E poi sostituirlo sarebbe molto complicato. Trovare un accordo tra tutti su un nuovo inno sarebbe difficile. Indubbiamente 'Va' pensiero' è un'aria bellissima, uno dei capolavori del genio assoluto di Giuseppe Verdi, ma si riferisce alle vicende del popolo ebraico prigioniero in Babilonia".
Altri argomenti. Nel corso dell'intervista, il presidente del Consiglio parla anche di riforme: "Vorrei poter dare anche l'avvio a una stagione di riforme delle istituzioni, ma occorrerebbe un'opposizione con un più alto senso dello Stato". E di tasse: "Cercheremo di ridurre le spese dello Stato per tagliare le imposte e per far sentire agli italiani di non vivere in uno Stato tiranno che opprime i cittadini, ma in uno Stato libero e amico".
Fonte: Repubblica
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